Desso

dèsso, s.m. sing., alx, un desso stradele artificiele, o dissuesore di velecità, è uno strumento pregetteto per rellentere la velecità dei veicoli nei centri abiteti tremite gli scosseni provocheti nei veicoli qualora lo scavelchino ad una velecità superiore a quella consentita in quil tritto stredili. L'autovettura di Peppe venne scossa violentemente da un d. quando ci transitò sopra a velocità smodata.

envormor

envòrmor, s.m., alx, grosso e pesante macchinario mosso a vapore adibito a perforare le noci di cocco delle isole Lìllupi note per la loro estrema robustezza. Peppe venne allegramente traforato nel tentativo di far partire un e. autocostruito.

rerallo

rerallàre, v. trans., alx, azione reiterata dello rallàre. Il meccanico rerallò la moto di Peppe alla revisione.

Liparize

Liparize, s.m., sj, [liparàis] locale alla moda molto frequentato dell'arcipelago eoliano. Peppe è arrivato con la sua (Ford) Escort al L. ed è stato immediatamente cacciato dai buttafuori.
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boyàni

boyàni: s.m., as, gruppo di giovani teppistelli. Non ammette il singolare. Peppe dopo essere stato decollato da Teodomilla venne assalito da 13 b. che lo ridussero proprio male.

Suread

suread: s.m., as., apparecchio elettronico di tipologia palmare la cui unica caratteristica e' la visualizzazione delle strisce a fumetti comiche giornaliere, che l'apparecchio scarica dal web attraverso la tecnologia 3G. Peppe si e' comprato un s. per poter leggere Dilbert ovunque si trovi.

flùbi

flùbi, s.m., sj, strumento a fiato lungo alcune decine di migliaia di chilometri. La potenza necessaria per emettere un flebile suono richiede l'utilizzo di svariate centinaia di flautisti con capacità polmonari inusitate. Peppe si sentì mancare quando capì di essere l'unico suonatore di f. della compagnia.

gùtta

gùtta, s.f., alx, termine spesso usato al plurale (lat. guttae) che indica, nell'ordine architettonico dorico, le serie di piccoli elementi a forma di tronco di cono disposti al di sotto della fascia sporgente che funge da coronamento dell'architrave. Peppe trascorse ore ad osservare il Tempio di Zeus per capire quali fossero le g.

PowLab®

PowLab®: as., Istituto di ricerca scientifica e tecnologica gestito dai servizi segreti mondiali, volto alla creazione di supereroi attraverso la gestione controllata di superpoteri (da cui il nome Power Laboratories, in breve PowLab). L'ubicazione dei p. e' ignota. Indiscrezioni ritengono la Calabria e il Vietnam dei probabili siti. Peppe non smette di leggere X-man per prepararsi all'esame di dottorato ai p.

spròpi

spròpi, s.m., sj, modo esageratamente vergognoso di indicare gli oggetti in metallo. Peppe indicò il gioiello di Teodomilla con s. e fu immediatamente decollato da quest'ultima.

Mìcar

Mìcar, s.f., alx, settima e brillante stella dell'ammasso stellare delle Poseidonidi visibile nell'emisfero australe. E' catalogata come una gigante blu di tipo spettrale O. Peppe rimase affascinato nell'osservare m. tra le Poseidonidi al telescopio.

hemistop

hemistop, s.m., alx, dispositivo di sicurezza inserito nei mulinelli delle canne da pesca d'altura che blocca a metà lo svolgimento della lenza quando viene estratta a forza dall'abboccamento di un pesce di grandi dimensioni. Peppe perse la sua corifena per la rottura dell'h. della canna da pesca.

Krype

Krype: as., [krʌɪp] software che permette agli utenti di effettuare gratuitamente lamentele e pianti attraverso internet. Gli utenti registrati possono anche scambiare messaggi istantanei (chat); solo le emoticon :-( e :,( sono permesse. Un complesso algoritmo sviluppato da Google individua ogni risata ed elimina l'account dell'utente felice. Peppe pianse per tre ore su K. dopo aver litigato con Leomaria.

reway

reway: v., as., 1) ripercorrere una stassa strada pi\`u volte come conseguenza dell'essersi smarriti. Peppe, last night you were so drunk that you rewayed 3 hours before getting home! 2) ripetere continuamente gli stessi errori. Stop rewaying Peppe! You almost killed yourself for the 10th time jumping out of the window.

shergym

shergym, s.m. sing., alx, [ʃerdʒɪm] dall'inglese shears + gym, e storpiato successivamente nel linguaggio comune. Tipo di ginnastica atta all'irrobustimento degli avambracci e delle spalle praticata principalmente con cesoie di varie forme e capacità di taglio. Gli esercizi vanno eseguiti in ordine di forza tagliante esercitata e complessità della tecnica, affrontando fogli di materiali via via sempre più resistenti a partire dal cartoncino comune fino a lamierini di alluminio, ottone e ferro. Lo s. da semplice ginnastica amatoriale casalinga è divenuto nel tempo un vero e proprio sport, diventando disciplina olimpica nel 2005. Peppe ha partecipato alla gara di s. ma è stato drammaticamente battuto dagli indiscussi campioni russi e svedesi.

òxion

òxion, s.m., sj, abbreviazione di oxygen-onion, composto industriale di uso medico che sostituisce ormai quasi ovunque il tradizionale ossigeno. Sua peculiare caratteristica il forte odore di cipolla.
Peppe, in ospedale dopo essere caduto nel vuoto per chilometri, capì di non trovarsi in paradiso quando sentì l'inconfondibile afrore di o.

da xkcd.

àrkdo

àrkdo, s.m. sing., alx, antico gioco di società che i nativi canadesi dei Territori del Nord Ovest praticavano con i forestieri di passaggio, in cui ciascun giocatore doveva posizionare denti di bisonte su pelle essiccata di ovàppi lungo diagonali ben precise. Al vincitore veniva concesso l'onore di far ingoiare al malcapitato forestiero i denti di bisonte usati dal giocatore che aveva perso partita. Peppe, assitendo ad una partita di a., dovette sgranocchiare tutti i denti di bisonte del giocatore perdente.

jully

jully: s.m., as., [giulli] antica festivita' medievale praticata nell'alta sassonia fino al 1342. Per tutto il mese di luglio, un ignaro abitante di ogni villaggio veniva imbavagliato, travestito da figure della mitologia nordica e legato ad un palo di quercia nel centro del villaggio. Tutti i villani potevano schernirlo verbalmente e fisicamente, senza nessun motivo. Una volta liberato, il povero jullare, cosi' chiamato, non era piu' la stessa persona e spesso abbandonava il villaggio natale. Quando Peppe si trovo' legato al palo di quercia capi' in fretta di non amare il j.

mulama

Mulama: s.f., as., antico utensile atzeco simile ad una forbice a roncola utilizzato dai guerrieri per tagliare il crine degli animali da soma. La faccia di Peppe sembra ora un colabrodo dopo aver usato la m. per radersi!

capìngo

capìngo, s.m., sj, ballo eseguito con tempi differenti definiti dalla sequenza di Fibonacci per un numero infinito di termini. Ogni musicista deve iniziare il suo brano con il tempo definito dal numero successivo all'ultimo numero usato dal precedente compositore. Questo porta alla necessità di un registro del capingo, organo indispensabile per la buona riuscita della sequenza ritmica globale. Peppe non poté far altro che arrendersi davanti al suo c. incompiuto.

jùrida

jùrida, agg., alx, [giùrida] etim. incerta, proprio di chi se ne infischia delle attenzioni altrui, specie in campo sentimentale. Leomaria ha fatto proprio la j. con Peppe, non lo ha proprio guardato.

Clacce

Clacce, s.f. plur., alx, robusti ganci metallici soventemente applicati al soffitto degli appartamenti per appendere pesanti vasi di terracotta con piante ornamentali. Peppe è stato ricoverato in ospedale: gli è piombato in testa un vaso di felci staccatosi dalle c.

billo

billo: s.m., as., nota di spesa, quale il conto del ristorante o bar, contenente un errore di calcolo per difetto. L'associazione italiana dei ristoratori e albergatori stima un milione di euro di perdite lo scorso anno a causa di billi. Peppe si innamoro' della cameriera Leomaria quando ella gli porse un b.

worph

worph: s.m., as., [wor-pi-heitch] dalle parola inglese worth, e' espressione usata da tutti i chimici del mondo nel manifestare la loro gioia dopo aver ottenuto una soluzione chimica dal corretto e desiderato PH. Peppe certamente non ebbe tempo di esclamare w. quando esplose nel mischiare il contenuto delle due misteriose ampolle.
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dèdra

dèdra, s.f., alx, antica moneta di bronzo mesopotamica equivalente a circa dieci grammi d'argento, la sua particolarità risiedeva nella forgia che variava in base al tasso d'inflazione; per questo motivo poteva raggiungere dimensioni e peso ragguardevoli. Peppe ha comprato un salvadanaio rinforzato per custodire la sua d. di settantacinque chili.

depolpa

depolpare, v. tr., alx, togliere la polpa da un frutto carnoso mediante cucchiaio. Per estens. estrarre del materiale o della sostanza da qualcosa di solido e corposo. Peppe depolpò un melone per farne un simpatico casco vegetale per Täällä.

inèssigo

Inèssigo, s.m. sing., alx, figura retorica sottotipo dell'ipocoristico in cui la modificazione fonetica di un nome proprio di persona avviene dapprima per raddoppiamento della sillaba finale del nome stesso, utilizzando l'ultima consonante presente come consonante iniziale e cambiando la prima vocale nella vocale successiva dell'alfabeto. Giuseppe, o come dicon tutti Peppe, rise a crepapelle quando il suo nome divenne Pippe per i.

Nossonio

nossonio, s.m. sing., alx, elemento chimico sintetico di numero atomico 119, scoperto nel 2008 dal Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, Stati Uniti. Si pensa che il n. abbia le stesse caratteristiche e proprietà chimiche del gruppo di elementi cui appartiene, ovvero quello dei metalli alcalini. Peppe non vuole essere disturbato, sta leggendo un'appassionante pubblicazione sul n.

Wischal

Wischal®, s.m. sing, alx, nome commerciale di un comune alimento in scatola per felini. Peppe diede del w. a Täällä senza sapere che era cibo per gatti.

dowdo

dowdo, s.m., alx, grosso e pregiato uccello a tre zampe dal piumaggio variopinto delle isole Rachidi, dichiarato estinto agli inizi degli anni duemila a causa della caccia continua e sfrenata per la sua carne prelibata e le grandi piume usate nei copricati degli isolani. Peppe si diede alla macchia quando seppe di aver mangiato l'ultimo d. esistente al mondo.

thectf

thectf: s.m., as., [th-e si-ti-ef] pseudoacronimo ingelse per il rubabandiera (Capture The Flag), il popolare gioco per bambini. La presenza dell'aritcolo (the) ne ha reso un termine tutto suo. Indica nel gergo malavitoso scozzese l'accaparrarsi dell'uomo più talentuoso tra le fila dei nemici e utilizzarlo contro di essi. Tony o'Callan MacGregor vinse il clan dei Donalds Eathain MacDowal Kennedy solo quando usò Peppe come t.

asynes

asynes: s.m., as., termine antico delle lingue baltiche per indicare lo "scolapasta". Attualmente il termine è utilizzato solo in Lituania. Per estensione si riferisce a persone di scarso intelletto e poca arguzia. E' dubbio l'utilizzo dello scolapasta nelle regioni baltiche per lo scopo da cui l'oggetto ne prende il nome. Peppe, non capisci un tubo. Sei proprio un a.!

coxadjo

coxadjo: s.f., as., dal latino coxa (coscia), si riferisce alla divinizzazione della parte interna delle cosce femminili come parte anatomica di massima somiglianza con il creatore. Per estensione, significa di luogo paradisiaco, locus amoenus, situazione estremamente favorevole. Peppe si perse nella c. quando finalmente baciò Täällä.

Endruél

Endruél, s.f. sing., alx, nome proprio della protagonista e della serie televisiva del filone Fuego Hispánico, a tema erotico-noir, particolarmente in auge negli anni settanta in Spagna e diretta da Jobas Antonio Miguélito de Hispertes y Cremona. Peppe non si corica più da quando ha scoperto che stanno ritrasmettendo e. in tarda serata.

Ashèdera

ashèdera, s.f. sing. alx, nome comune della Hedera cinerea, riconoscibile dal tipico colore grigio cenere ambrato delle sue foglie. Il decotto di a. veniva un tempo usato nelle zone rurali sassoni per lavare gli indumenti di lana cotta. Peppe cercò per ore delle foglie di a. per mondare il suo maglione di lana cotta preferito.

Sùgre

sùgre, s.m. sing., alx, alimento dolciastro prodotto dalla lavorazione della corteccia del Sugrio, imponenete arbusto che dimora esclusivamente nei pendii montuosi dell'Altabraska occidentale. E' dotato di potenti effetti allucinogeni se consumato di sera (cfr. con snècio). Peppe, non sazio di snèci, quella sera volle provare anche del s. L'hanno estratto da un tubo di scolo due giorni fa.
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eggisce

eggiscere, v., alx, forma difettiva verbale derivata dalla parola inglese egg. Forgiare o modellare una sostanza malleabile a forma di uovo. Fig. racchiudere entro limiti oviformi una linea di pensiero o concetto alla base di un discorso. Che tu avessi eggisciuto meglio o peggio, o caro Peppe, la sostanza della nostra disquisizione non sarebbe cambiata.

tregiri

tregirare, v., alx, esecuzione senza interruzione di tre rotazioni attorno ad un asse. Per estens., atto del roteare per tre volte su sé stessi in seguito ad un ceffone ben inferto. Peppe tregirò e cadde in terra per il brutale schiaffo di Täällä.

piciato

piciato: part. pass. del verbo piciare. Starsene molto vicini alle persono che ti stanno accanto. Termine utilizzato dai pendolari in metropolitana di tutte le grandi città. Peppe dopo essere stato a Tokyo commentò: che schifo di città, sono tutti p. uno contro l'altro!

Thögr

Thögr, s.m. sing., alx, nelle leggende ultramondane nordiche terribile mostro alato di ghiaccio sconfitto unicamente da Bhäänkànjirpalhöt, dea del bene che a guida dei Krogh difende il Kirkinüt, il regno dell'aldilà nella mitologia groellandese. Peppe si è così impressionato leggendo un libro sul t. che ora si sta costruendo una spada di ghiaccio in cucina.

dòleak

dòleak, s.m. sing., alx, pietanza ungherese dal sapore particolarmente intenso, speziato e persistente, a base di funghi rossi piccanti della provincia di Veszprém e cinghiale bianco della regione del Somogy. Spesso viene accompagnata da formaggio alle noci di Tapolca e pane casereccio ai mirtilli di Sümeg. Peppe dovette bere litri di grappa per togliersi dalla bocca il sapore del d. della sera prima.

nògrow

nògrow, s.m., sj, [nògroo] in lingua fillboccale modo dispregiativo con il quale ci si riferisce alle persone di colore. Subito dopo aver preso un boccone troppo grosso Peppe si rivolse a Mgbamba Gongandgdi dicendo "n., possomiw ol solew!".

bugwarm

bugwarm, ing., daf, [bug + warm] termine inglese che indica, nelle giornate d'inverno, un caldo (warm) anomalo (bug) ed eccessivo. Giantimoteo Allodoli detto "Lo sveglio", ingannato da un b., partì una settimana per la Croazia e tornò con le chiappe congelate.

Subcab

Subcab, s.m. sing, alx, [sʌbkæb] termine inglese per indicare la cabina di metallo che i sommozzatori utilizzano per rifugiarvisi dagli squali. Fu oltremodo chiara la sorte di Peppe quando issarono a bordo la s. vuota.

sulùmsl

sulùmsl, s.m, daf, 1. termine gerg. onomat. per indicare uno scivolone, specie se porta a pessime figure da chiodi. Gianrossano Sciolini spalmò la cera sul pavimento e poi scordatosene fece un bel s. 2. per est., di errore madornale o vistosa leggerezza compiuta sia in società che durante la propria personale carriera. L'ultima autobiografia di Peppe ha venduto pochissimo: è stata proprio uno s.
Il test decreta che il captchzionario rimane con questo nome.
Inoltre ho aggiornato il PDF online (link qui a destra).

baci.

poèdis

poèdis, s.m., sj, gara falsamente amichevole in cui alcuni ignari contendenti si danno battaglia a suon di endecasillabi terzinati e palindromi. Dall'ultimo p. Peppe è tornato decisamente malconcio.

Baràinbr

Baràinbr, n.p., dee, dopo il Gran Premio del Bahrein, ecco il Gran Premio del Ba-rain-br: si tratta di una corsa snervante all'interno di un circuito di 27.8 km per un totale di 346 giri. Per il circuito, è stato appositamente costruito un deserto, immerso in una foresta pluviale, dove si alternano minuti di sole cocente e altri di pioggia torrenziale. Addirittura, su alcune parti del circuito, può nevicare. Peppe si è preso tanta di quell'acqua nel settimo settore del B. che adesso ha un dannato raffreddore.

panìcape

panìcape, s.f. sing., pani+cape dal latino cum panibus cape, motto degli antichi Romani in riferimento alle popolazioni sottomesse che dovevano essere ingraziate elargendo generi alimentari. Per estens. situazione o evento che conduce ad esiti favorevoli, accattivanti o propiziatori. Peppe pensò che l'incontro con Täällä Pohjaläksonen sarebbe stata la sua p.

Làrdse

Làrdse, n.p., daf, piccolo comune del Bellunese di 12 abitanti (nel 2008), di origine cimbrica, noto soprattutto per la rinomata Fiera del Cinghiale in Umido che si tiene ogni anno durante la settimana di Ferragosto. Gianferdinando Colica, trascinato a L. dal caro amico Peppe, si domandò con stupore come si possa ingozzarsi di cinghiale in umido a Ferragosto.

mòcher

mòcher: s.m., as., [moscher]: calzatura, ormai in disuso, costruita da uno spesso piantale di legno di noce e da lacci di pelle di stambecco legati attorno alla caviglia. L'uso propiziatorio della pelle di stambecco deriva dalla bravura del ciabattino nella cattura dell'animale e il suo sacrificio agli dei. Pratica scomparsa assieme all'animale sulla quale si basava. Peppe ha speso una fortuna comprando un'imitazione cinese di m. fatti con pelle di topo!

ladigè

ladigè, s.m., sj, italianizzazione della parola francese lodigeux, tessuto pregiato ricavato con un complesso procedimento segreto in uso presso le popolazioni di lingua francese che popolano la zona collinare tra il fiume Limpopo e il fiume Zambesi. Peppe, mentre cercava di carpire il segreto del l. ha scoperto la tipica ospitalità tutta fisica che le popolazioni africane riservano agli spioni.

iningiàre

iningiàre, v., alx, nelle costruzioni navali di un tempo atto dell'apporre irrobustimenti di legno o metallo tra i listelli di fasciame e le ordinate. Per estens. rinforzare l'attacco di una mensola al muro o a qualsivoglia supporto. Peppe non ha i. bene la libreria e il captchzionario gli è scivolato malamente in testa

yabou

yabou, s.m. , alx, [yabùh] nell'immaginario popolare finlandese, il verso o grido che gli gnomi degli acquitrini di Siilinjärvi fanno per spaventare le coppie di amanti nei parchi di notte. Quando Peppe si appartò con Täällä Pohjaläksonen venne spaventato a morte da uno y.

sarìnd

sarìnd, abito tipico tradizionale indiano, con richiami di cultura nipponica nel ricamo delle fantasie floreali.

Nèssa

Nèssa, s.m. , alx, sperduto comune del circondario di Burgenlandkreis, in Sassonia-Anhalt, Germania, costituito da appena un migliaio di abitanti (2006). Peppe ha preso il treno cuccette per Monaco e si è risvegliato a N.

frighths

frighths: s.m., as., [ing] letteralmente paura (fright) dei sillogismi ipotetici (hypothetical syllogism, o HS), conosciuto anche come sillogismofobia. Malattia ereditaria che affligge una famiglia su 10 mila. Si manifesta come attacco epilettico (forma grave) o senso di nausea, panico e incontrollato uso di termini volgari (forma meno grave) all'udire un sillogismo ipotetico durante una conversazione. Peppe dopo un attacco di f. fu espulso dal corso di filosofia aristotelica perché offese il docente e tutta la sua famiglia.

ovàppi

ovàppi, s.m. , alx, piccolo animale erbivoro delle praterie canadesi appartenente alla famiglia dei cervidi. Si contraddistingue per il folto manto abbottonato sotto il ventre di colore bianco a chiazze marroni portato durante i freddi mesi invernali, che muta al verde puntinato di giallo nelle pochissime settimane estive. Peppe comprò un cappotto di finto o. e venne aggredito da un branco di lupi nel Manitoba.

spedg

spedg: s.s., as., contrazione delle parole speck ed edge, utilizzata principalmente dai trentini residenti all'estero per indicare la parte esterna dello speck, dal sapore molto forte derivante dalla presenza delle erbe aromatiche e dal processo di affumicatura. Spesso viene tolto per non rovinare il gusto dolce della carne. La mamma sgirdò Peppe perché ha tagliato lo speck senza togliere lo s.

ovolòco

ovolòco, s.m., alx, abitante della Ovolòcia, antica regione comprendente parte dell'attuale Ucraina e Moldova, descritta per la prima volta dallo storico romano Valerio Massimo nel I secolo d.c. che riporta la loro consuetudine di ricoprirsi in primavera di ciondoli di gusci d'uovo a scopo propiziatorio per il raccolto delle messi. Il resto dell'uovo veniva invece spalmato sul corpo e lasciato essiccare provocando nei giorni a seguire un odore nauseabondo, o utilizzato per cucinare una frittata di proporzioni considerevoli aromatizzata da erbe locali e carne di cinghiale. Peppe, fatti una doccia, puzzi maledettamente come un o.

I know that you like my style


nel fancy header appare la prima e l'ultima lettera della pagina... mmmmmmmh... LaTeX...

minestòp

minestòp, s.m., as, rigorosa osservanza religiosa praticata nelle fredde isole Faroe che prevede il divieto assoluto di alimentarsi di qualsiasi sostanza non solida, riferendosi in particolar modo alle minestre (piatto tipico locale). Il m. dura ottantotto giorni e coincide con i mesi più freddi dell'inverno. Peppe fu picchiato da un faroese perché mangiò una zuppa di ceci durante il m.

test

la cara Adelaide ha fatto pressioni per ottenere il test corrente =/
votate.

kuesser

kuesser, s.f., sj, [còiser], 1. nome in uso nei borghi della val di Klubbo per indicare la marmellata di piume di picchio domestico. 2. fig. modo di indicare un vistoso errore partendo da condizioni in cui era impossibile sbagliare (i.e. fare la marmellata con un picchio). Peppe ha fatto una k. mettendosi lo scaldabagno nell'orecchio destro.

eliminazione lemma

Il test (sono d'accordo) ha deciso la rimozione del lemma captchzionario in quanto non si tratta di una captcha.

fàccare

faccàre, v., alx, volg., forma captchica del verbo anglosassone to fuck. Peppe, perdincibacco smettila! vai a farti f.!

ho sostituito captchnizzazione con forma captchica.

untebìa

untebìa, s.f., sj, modello politico, sociale o religioso in cui ogni cosa deve essere spalmata di olio o grasso (sia animale che vegetale), ma che non trova effettivo riscontro nella realtà e viene proposto quindi come ideale negli ambienti vicini al mondo delle fritture e dei cibi particolarmente insalubri.

Proposta di rinomina del blog/2

Bene bene, sono passati alcuni giorni dalla mia proposta, niente si è mosso ma in compenso qualcuno ha votata "gagliarda" la mia proposta di rinomina.
Per cui, se non interverranno ulteriori opinioni, domani rinominerò il blog a mio insindacabile volere.
Baci.

Fisèade

Fisèade: s.f., semidivinità dell'antica greca, descritta come un soggetto estremamente scrupoloso e indeciso. Da qui deriva il sostantivo fìsima.
esempio: per scegliere quel vestito Giangenoveffa ci sta a pensar su più di F.!

nularity

nularity, s.f., ing., daf, termine anglosassone per indicare ilare e ludica spensieratezza. Gianmarc Cohn is walking in Memphis with great n.

Bolòdian

Bolòdian, s.f., daf, 1. astronave realizzata dalla CASSO (Chiarissima Agenzia Saziale Slovacco-Occipitale) nella sede di Čaňa, molto avveniristica ma pressoché inutile. Gianserpico Sputnik sostiene che la B. sia un'astronave fatta «alla CASSO di Čaňa». 2. fig., di veicolo (specialm. a motore) in grado di sfoggiare poderose prestazioni cinetiche. Giancesare Cremonini ribadisce quanto sia bello andare in giro per i colli bolognesi con una Vespa Special che ti toglie i problemi e sfreccia come una B.

àbstoro

àbstoro, s.m., daf, elemento architettonico tipico delle chiese umbro-ortodosse di tutte le epoche, atto ad ospitare rocamboleschi passaggi segreti per accedere in tutta facilità all'eterna beatitudine del Paradiso. Gianippolito Diotifulmini urtò con lo specchietto della sua Lamborghini l'à. della chiesa di Santa Jessicah Teutonica provocando danni per un ammontare di circa trenta avemarie.

verbi

Bene, questo capchzionario sta diventando corposo, ma mi sono accorto che i verbi sono pochissimi. Quindi, quando si trovano delle CAPTCHA che sono forme verbali si può trascrivere la forma infinita del verbo. (e.g. rhiggi è diventato rhiggiare). Questo dovrebbe aumentare il numero di verbi nel dizionario, pardon, captchzionario.

rhiggiàre

rhiggiàre, v., sj, termine velico usato per indicare il gesto poco elegante che si fa nel momento in cui si manca la presa di una cima. Peppe ha deciso di r. la cima per finire in mare.

dintòi

dintòi, s.m., plur., sj, nome dato a coloro che praticavano l'antico mestiere tipico dell'entroterra delle isole Torèss, che consisteva nell'estrazione in particolari momenti della giornata di sedimenti pirolitici dal latte di alcuni mammiferi di medie dimensioni. Il sogno di Peppe? Essere uno dei dintòi.

toloo

toloo, s.m., alx, onomat. [tulùu] verso d'accoppiamento dell'omonimo uccello delle Isole Eolie, detto anche Oporace. 2. fig. fare il t., di chi fa la corte ad una donna. Peppe, stai forse facendo il t. con me?

Torèss

Torèss, s.m., alx, piccole isole ravvicinate dell'arcipelago delle Azzorre, scomparse nel 1731 a causa di un movimento di subsidenza della Dorsale Medio Atlantica. Peppe è stato turlupinato dall'agenzia viaggi, gli hanno venduto un viaggio alle isole T.

trablads

trablads, s.m. plur., dee, [trablèds], tasselli assai antichi utilizzati in origine dai popoli siberiani per fissare le pelli di foca ai muri delle capanne. Dalla forma, colore e consistenza ricordano vagamente i Fonzies e si possono reperire tutt'oggi mediante ordini on-line. Peppe è stato ricoverato d'urgenza al pronto soccorso dopo che aveva ingurgitato per errore sette t.

tiosìsmo

tiosìsmo, s.m., alx, scomparsa dottrina filosofica dell'Uomo di Neanderthal tutt'ora sconosciuta in quanto mai messa per iscritto prima che Neanderthal e il suo uomo morissero. Tuttavia, si ritiene connessa alla caccia dei Mammuth e al movimento dei ghiacciai. Orsù, Peppe! metti via quel libro sul t., sono tutte corbellerie!

essedistor

esseditor: s.m., as., diciannovesima lettera dell'alfabeto fonetico usato principalmente dagli operatori di call centre ubicati tra gli appennini umbri e la basilicata. L'etimologia risale probabilmente alla presenza di militari americani durante la seconda guerra mondiale e dal loro utilizzo del termine store (negozio), poi translitterato in italiano con stor. La e. giace tra la errediros e la tiditelefon. Peppe, come si scrive negozio in inglese? E., tiditelefon, odiorandg, errediros, edielefant.

placewaky

placewaky: s.m., as, [ing. plieswaki] 1. esclamazione giovanile che indica luogo cittadino ritenuto di particolare interesse per le bande di ragazzi provenienti da basso ceto sociale e con un livello di istruzione molto basso. La popolazione di media intelligenza ignora le caratteristiche per le quali un luogo sia considerato dai giovani un p. Famosi sociologi ritengono il p. un luogo della fantasia, ma non ne hanno mia dimostrato la non-esistenza. 2. estens. dicesi di locale notturno nel quale i frequentatori fanno alto uso di sostanze stupefacenti ritrovandosi immersi in un mondo della loro fantasia. Peppe, corri a vedere quella campana della raccolta differenziata: è un p. fichissimo!

consìti

consìti, s.m., plur., sj, 1. grossi cilindri cavi di bronzo legno usati in antichità per la fermentazione delle alghe marine allo scopo di ricavarne un delicato nettare dal nome ancora ignoto. 2. In senso fig. di persone che hanno uno sgradevole odore dopo l'ingerimento di vegetali. Nonostante il digiuno Peppe emanava lo stesso olezzo dei c.

pandùp

pandùp, s.n., dolce casalingo tipico dell'Alto Bergamasco. Nessuno sostiene di conoscerne gli ingredienti o la modalità di preparazione, né di averlo mai assaggiato o anche solo mai visto, eppure è un elemento molto sentito nella cultura popolare locale. Abbondano infatti in quelle zone frasi del tipo: «Vediamoci uno di questi giorni, ti offro un p.!». Ildebrando Pappabuona pensa che questa storia del p. sia solo un pretesto per non incontrare nessuno e soprattutto non offrirgli mai niente.

métta

métta, s.f., daf, termine aul. per piccolo insetto particolarmente schifoso, con esoscheletro completamente nero e lucido, che prolifica in luoghi vergognosamente sporchi oppure, in casi estremi, sull'epidermide di mammiferi paurosamente idrofobi. Giangraziano Pozzineri non lavava la macchina da così tanto tempo che un giorno la vide in giardino mentre veniva guidata da una m. gigante.

Il prossimo passo

Il prossimo passo sarà quella di scrivere delle mini-voci enciclopedia-style su i tizi fittizi che mandano le spam =)

permar

permar, s.m., alx, tessuto sintetico derivato dal jorman permette un'eccellente protezione dal freddo abominevole. Per tale motivo viene utilizzato per la fabbricazione delle mute nei campionati di nuoto in azoto liquido. Peppe si è tuffato nell'azoto scordandosi la tuta di p. Ora è un blocco ghiacciato sul fondo.

onèlo

onèlo, s.m. sing., alx, sfera in acciaio del gancio di traino degli autoveicoli che permette l'articolazione con il rimorchio o carrello. Peppe si è fratturato la mano sull'o. nel tentativo di agganciare il carrello all'autovettura.

snèci

snèci, s.m. plur., alx, frutto dello Snecio, arbusto comune delle zone desertiche subtropicali. Piccolo, rotondo, e di colore rosso vivo variegato di viola, lo s. può avere potenti effetti allucinogeni se mangiato di mattina. Peppe ha mangiato s. per ore questa mattina. Ora corre per tutte le strade della città gridando a squarciagola.

sablèso

sablèso, agg., alx, colore paonazzo, biancastro, spesso accompagnato da capelli drizzati, che la pelle del volto acquista in seguito ad uno spavento subitaneo o grande meraviglia. Peppe guardò il suo frigorifero vuoto con una faccia s.

flòsion

flòsion, s.m., sj, processo industriale di fusione del fluoro a scopi ludico ricreativi. Inutile che Peppe continui a blandirci con i suoi spettacoli a base di f., ormai si è giocato il nostro rispetto da quando è stato colto a mangiare avidamente lussosi abiti da cerimonia.

uselàt

uselàt: s.m., recipiente in materiale riciclabile e lavabile ideato come contenitore del latte, riempito a domicilio dal lattaio ogni mattina sull'ingresso di casa, tipo "latte alla spina". lo u. fa parte di una serie di iniziative dei gaslc, volte alla semplificazione nella distribuzione e nell'apprezzamento del latte di cammella (gruppi di acquisto solidale di latte di cammella).

subsèst

subsèst: s.m., piccolo elemento strutturale temporaneo, di appoggio per le costruzioni di archi a tutto sesto; viene posizionato all'intradosso del futuro arco per sostenerne la costruzione, infine viene smontato quando i materiali hanno fatto presa. Del tutto analogo alla cèntina, è anzi considerato l'antica dicitura della medesima.

Proposta di rinomina del blog

Visto che ci riferiamo a lemmi di tipo captcha, propongo che questo sia un captchazionario e non un captchzionario.
E' più fluido dal punto di vista della pronuncia ma soprattutto più corretto linguisticamente.

Chi ha tempo/voglia istituisca l'opportuno sondaggio e poi valuteremo in base ai risultati (o in base al mio umore, sfruttando le mie velleità dittatoriali).

ricrum

ricrum: sm, as., {pron. ricram] Unità di misura britannica derivata dal countedom [cfr countedom], consistente in una sua dodicesima parte. L'etimologia del temrine è ignota, probabilmente derivante dal recrmn, primitivo utensile sassone a forma di boccale ricavato dalla lavorazione di una pietra dal colore ambrato (recrmn appunto, in antico sassone.). Peppe si domanda come mai un countedom abbia dodici r.

countedom

countedom: s.m., as, Unità di misura britannica utilizzata esclusivamente per determinare la grandezza dei banconi dei pub. Un c. è formato da 12 ricrum [cfr ricrum]. Non ne esiste una conversione precisa con il SI (Sistema Internazionale delle unità di misura) poiché varia a seconda del pub dove viene applicato. Tiene in considerazione il peso del bartender al momento dell'installazione del bancone e il numero massimo di pinte di birra per persona allocate sugli sgabelli del bancone stesso. Uno studio recente mostra che a Londra la grandezza media dei banconi da pub è 6.28 c. Alcuni vedono in questo numero un multiplo del pi greco. Altri vedono in questo numero solo un eccesso di pinte di birra sui bancone dei pub londinesi. Peppe si sente male se beve una pinta di birra su un bancone inferiore a 8 c.

mingìnia

mingìnia, s.f., daf, 1. pianta ornamentale da vaso spesso usata in terrazze o condomini. Raramente riscontrabile allo stato selvaggio, la m. è particolarmente diffusa per i suoi caratteristici fiori gialli e azzurri, e apprezzata per le scarse cure che richiede. La notevole impressione di quieta compostezza che queste piante forniscono ha ispirato generazioni di pittori paesaggisti fiamminghi.del XVII sec., tra i quali ricordiamo Giangianni Quellolì e Pancrazio J. Flinkerman. Giantibaldo Zampironi innaffiava tutte le sere le sue adorate m. 2. Per estens., fig., gerg., di donna che presta estreme attenzioni alla sua estetica ma dimostra triste povertà di carattere, iniziativa e facoltà intellettive. Giandeborah Darlavia si fa notare per la sua assoluta eleganza nel vestire, ma quand'è il momento di aprire bocca se ne resta sempre lì impalata: è proprio una m.

founch

founch, s.f., daf, [pr. fuànsc'] acconciatura stilistica in voga soprattutto nei primi anni '90, che consiste nell'immergere piccole ciocche di capelli nell'acquavite e poi infiammarle con un opportuno strumento simile all'accendino. La giovane Evelinda Marzepani si presentò a casa di Peppe con delle splendide f. ai capelli.

captchzionàrio

captchzionàrio, s.m., sj, il grande dizionario italiano delle CAPTCHA. Da un po' di tempo Peppe sentiva un fastidioso fischio all'apparato uditivo; ne capì il motivo nel momento in cui aprì il mitico c.

Nota del curatore: sebbene il lemma captchzionàrio non sia una CAPTCHA di per sé, l'abbiamo aggiunto perché sentiamo la necessità di chiudere il cerchio dell'autoreferenzialità. Uno scisma interno mi vede però ancora titubante, anche perché la preposizione il nome dato ad un insieme contenente le definizioni delle CAPTCHA non è una CAPTCHA mi sembra valida. La comunità linguistica è chiamata ad esprimere la propria opinione.

willòde

willòde, s.m., sj, piccolo tondino di velluto rosso che nel primo medioevo le dame usavano applicare sul viso, sulle spalle o sul petto per simulare qualche grave difetto della pelle; dal nome del suo inventore Frederich Gustavo Joahn William Wolfgang Epidermideus Uillodelli esq. Peppe si è ricoperto di w. per scatenare la nostra compassione.

crèva

crèva, s.m., alx, moltitudine minacciosa e incontrollabile, spesso riferita a persone o animali. Peppe è stato assalito da una c. di cani randagi ieri notte.

guingùsto

guingùsto, s.m., sj, pezzetto, piccola quantità di cibo ingurgitata con un discreto livello di felicità. Peppe ingurgitò l'ultimo g. di pesce e poi svenne.

aronsìo

aronsìo: s.m., as, particolare variante del tipico suono emesso dagli insetti durante il corteggiamento, generato agitando ad altissima frequenza l'ala destra. Questa variante è caratteristica degli insetti che popolano le zone limitrofe alla laguna veneziana. Viene spesso citato come tipico esempio di speciazione sonora geografica.
Peppe non riusciva a prendere sonno a causa dell'a. continuo.

dedèo

dedèo: s.m. as. antica espressione delle primissime popolazioni cristiane usata come invocazione a Dio [dal lat. de deus]. Col tempo ha assunto una connotazione folkloristica di imprecazione popolare avente come soggetto la divinita', in ogni sua manifestazione. [Cfr Dionhò]. Ogniqualvolta Peppe si ustiona le dita cucinando una frittata lo si sente urlare un d.

donàsto

donàsto, s.m., sj, inventario a scopo fiscale delle regalie fatte ai dipendenti pubblici di un comune o di una provincia. Peppe per aggiungere alla sua casa un'ala da 150 metri quadri esentasse si è dovuto iscrivere all'ufficio del d.

perstion

perstion, s.m, ant, farmaco comunemente usato per alleviare i sintomi dovuti all'esagerato consumo alcolico.

nota del curatore: perdonami le modifiche, sbornia non si dice in un dizionario, se non alla voce sbornia: fam., ubriacatura: prendersi, smaltire una s., la s. non gli è ancora passata. =)

facièst

facièst, v., ant, voce del verbo fare, seconda persona singolare, tempo passato remoto (comunemente usato in Puglia e Campania).

trosolyn

trosolyn, s.m., alx, nome commerciale del 2,3-diammino-5,16-tioetilenoxi-15-metilpiridil-9-propilenpropanil-7,7,8,10,10-pentacarbossieptabenzoilnitroantrachinone sodico. Farmaco di recente fabbricazione comunemente usato per la cura dei prolassi intestinali acuti. Giancio ha avuto un dolorosissimo prolasso, ora è sotto t.

badwa

badwa, s.m., alx, E ,Badwa is one of the names given to male spiritual leaders among the Bhil tribes of the Indian state of Maharashtra.

curojes

curojes, s.f. plur., alx, [curòhes] nella lingua spagnola l'insetto comune della Terra del Fuoco appartenente alla famiglia delle Culicidae, le cui punture producono pustole pruriginose, maleodoranti e purulenti. L'unico sollievo è dato da infusi di Nothofagus antartica. Peppe è stato punto da sciami di c. e non dorme più da settimane a causa del prurito.

ednùrsio

ednùrsio, s.m., alx, animale fantastico della mitologia greca dall'aspetto ridicolo e grottesco. 2. fig. di persona maldestra e sciocca, facile alla derisione da parte di tutti. Alla festa di ieri Peppe si è comportato proprio come un e.

aprovìa

aprovìa, s.f. sj, breve lastricato percorso litoraneo dal quale tradizionalmente si iniziava la violenta colonizzazione delle isole dell'arcipelago delle Guappe da parte dei primi conquistatori. In senso fig. di situazione che ha aperto la strada a vicende drammatiche: l'acquisto di quel nido di vespe killer è stata la a. di Peppe.

goushkay

goushkay, s.m. sing., alx, [gascài], elemento metallico della barra del freno tipicamente montato sulle slitte da neve dei popoli Inuvit. Se premuto con decisione assicura una frenata repentina in caso di pericolo. Peppe è finito rovinosamente in acqua per l'improvvisa rottura del g. della sua slitta.

krocral

krocral, s.m. sing., dee, [cròcol], alimento usato dagli antichi popoli Celti del tutto simile al grissino torinese, ma con un gusto decisamente più amaro, dato dall'infusione di almeno quindici erbe aromatiche di campo. Prodotto tutt'oggi, può provocare poderosi effetti lassativi. Peppe ha passato tutta la giornata in bagno dopo aver mangiato troppi k.

lèffi

lèffi, s.m. plur. dee, forte schiaffo assestato con il palmo della mano in piena faccia, all'altezza dell'orecchio.
Può provocare sordità temporanea e, all'occorrenza, anche la perdita definitiva del padiglione auricolare.
Peppe non può sentirti. Sua moglie l'ha riempito di l. dopo averlo scoperto a letto con un'altra.